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Cenni storici relativi al comparto universitario in S.Eufemia sede della Biblioteca umanistica


L' edificio occupato dalle ex carceri maschili di S. Eufemia è la parte sud-est dell' isolato compreso fra Piazza Sant'Eufemia, Via Leodoino, Via Bonacorsa e Via Carteria, dove sorgeva l'antichissimo Monastero delle Monache e Chiesa di Sant'Eufemia esistente dall' XI secolo e che nel corso della sua storia ha conosciuto molte trasformazioni e mutamenti di destinazioni di uso. Di seguito si riportano gli eventi più salienti che hanno caratterizzato la storia del complesso:


1798 fine dell'esistenza del Monastero;
1799 vengono posti in alloggio gli Artiglieri Cisalpini;
1803 il Convento e la Chiesa vengono adibiti parte a fornace di vetri (con passaggio di proprietà alla famiglia Golfieri), parte a caserma;
1818 parte del Convento viene destinato a "Reclusorio delle donne";
1819 il grande cortile interno viene concesso alla Società dei dilettanti del gioco del pallone e vengono qui trasferite le carceri politiche;
1820 i locali vengono adibiti a quartiere militare in occasione del passaggio a Modena di truppe austriache. Seguono altre e diverse destinazioni d'uso più o meno provvisorie;
1830 il Duca Francesco IV stabilisce di trasferire qui la Caserma e le Scuderie dei Dragoni Estensi, l'Economato Militare e le Carceri Giudiziarie. Sotto la direzione dell'Ing. Santo Cavani viene dato inizio a nuovi lavori. Viene rettificata e allargata la Contrada Sant'Eufemia arretrando il fronte della Chiesa e degli adiacenti fabbricati ad est. L'intervento voluto da Francesco IV ha cancellato la quasi totalità delle strutture esistenti ridefinendo l'intero assetto dell'edificio.


Le opere di trasformazione hanno risparmiato solo la Chiesa del Galaverna dalla distruzione, grazie all'intervento dell'Arciduca Massimiliano. E' pertanto possibile ancora oggi leggere nelle sue linee generali la primitiva costruzione del Galaverna, almeno per quanto riguarda l'interno, mentre la facciata risulta ridisegnata a seguito del restauro (1838).


TRASFORMAZIONI EDILIZIE A SEGUITO DELL'INSEDIAMENTO DELL'UNIVERSITA' (DAL 1893 AD OGGI)


Gli ultimi anni dell'800 vedono il passaggio dell'edificio dal Ministero della Guerra al Ministero dell'Istruzione Pubblica al fine di ospitare i Gabinetti Sperimentali di Chimica, Farmaceutica, Igiene, Fisiologia e Materie Mediche. Alla consegna dell'edificio nel 1893 seguono le opere di adeguamento dei locali alle nuove attività. Nel 1901 l'Università apre le porte agli studenti. Da questa data si dà seguito ad una serie di interventi edilizi:
- alterazioni del piano terra con soppressione di colonne e numerose opere di tramezzatura;
- ai piani superiori si ha uno sventramento di notevole consistenza al fine di ampliare i ridotti spazi degli alloggi ufficiali per far posto alle aule-laboratorio;
- il cortile interno è ridisegnato mediante un ampliamento volto a rettificare l'antico perimetro irregolare. Tale ampliamento prosegue a tutti i piani dando origine ad un nuovo edificio di altezza superiore a quello originario;
- nel 1927 in occasione del restauro dell'edificio si procede a ridisegnare la facciata. Negli anni successivi le esigenze dell'Università portano a costruire alcuni stabili di servizio (stabulari, corridoi, laboratori) nell'interno del cortile (1939);


Queste sono probabilmente le ultime opere di rilievo eseguite. Il successivo avvicendarsi di Istituti diversi non ha comportato modifiche di rilievo.

[Ultimo aggiornamento: 13/05/2014 09:52:18]